Si stima che negli ultimi anni sia aumentato progressivamente il numero di persone in Italia che soffre di disturbi del sonno, ansia e stress. Queste problematiche non solo influiscono sulla salute generale delle persone ma hanno effetti diretti ed immediati anche sulla salute della bocca. Ne parliamo oggi con la Dott.ssa Di Domizio, Odontoiatra, specialista in Ortognatodonzia.
Dott.ssa Di Domizio, c’è differenza tra Bruxismo e Serramento?
Bruxismo e Serramento sono entrambe attività muscolari non funzionali (al contrario delle attività funzionali che sono la masticazione, la deglutizione e la fonazione) e quindi sono definite parafunzioni. Hanno in comune il fatto di manifestarsi in modo per lo più inconscio, tanto che chiedere al paziente se pensa di soffrirne non è significativo come elemento diagnostico in caso di risposta negativa.A volte, soprattutto per il bruxismo, i pazienti vengono a visita perché informati da un familiare di “far rumore” di notte con i denti; per il serramento invece, l’iter diagnostico può essere più complesso perché apparentemente meno evidente. Entrambe le condizioni possono essere associate a variazioni dello stress emotivo, questo dato si evince soprattutto se il paziente è in cura da tempo. Non è un caso che in questi anni difficili abbiamo riscontrato progressivamente un aumento della sintomatologia da sovraccarico muscolare da stress. Alcuni studi d’altro canto pongono il dato genetico come fattore predisponente.
Per quanto riguarda i sintomi, come si distinguono?
Il Bruxismo è prevalentemente notturno e si manifesta con il digrignamento dei denti associato spesso al rumore, con conseguente progressiva usura (a volte molto severa) dei denti. Il serramento è invece spesso diurno a volte associato a lesioni alle guance e alla lingua (che vanno assolutamente valutate e visivamente evidenziate al paziente). Il paziente può serrare durante le normali attività quotidiane come lavorare o studiare o allenarsi in palestra. Il alcuni casi infatti durante il colloquio con il paziente si può notare sul viso la contrazione dei muscoli, in particolare del muscolo massetere (sui lati della mandibola). Altra differenza fra le due parafunzioni sta nel fatto che il Serramento è un carico sulle strutture dentali, in posizione statica, al contrario del bruxismo che implica un movimento mandibolare più complesso.
Come si trattano i due disturbi e perché è importante intervenire alle prime comparse dei sintomi?
Si procede per gradi: bisogna effettuare tutti gli approfondimenti clinici, strumentali, e sviscerare con il paziente gli aspetti e le sensazioni anche dolorose che possono essere spia di queste parafunzioni. Si ottiene così una “fotografia” del paziente (che spesso torna utile anche per altre patologie, come ad esempio i disturbi del sonno ) cosi da poterlo aiutare al tempo zero, ovvero ad inizio terapia ma anche in seguito, per anni. Perché allo stato attuale non si può parlare di guarigione definitiva, ma comunque una terapia articolata può aiutare moltissimo. Sicuramente in entrambi i casi è opportuna una protezione delle arcate per prevenire danni sui denti e attutire il traumatismo sulle guance e sulla lingua. Nel caso del serramento però è solo un elemento della terapia. La componente più importante è la presa di coscienza del problema e la “riprogrammazione” conscia e inconscia di nuove abitudini di postura dei muscoli masticatori che favoriscono il relax, contro la tendenza del paziente serratore a stringere i denti quando non deve. Nella fase acuta del dolore un valido aiuto può essere dato dalla fisioterapia da associare.